Possiamo suddividere gli ambiti di applicazione dell’arteterapia in tre grandi aree, e cioè, quella della terapia, quella della riabilitazione, e quella dell’educazione-prevenzione.
Sin dalla sua nascita l’arte-terapia si è subito sviluppata principalmente come strumento di sostegno nelle cure psichiatriche di persone con gravi disturbi psichici, come ad esempio gli psicotici e gli autistici (area terapeutica). I successi ottenuti nell’ambito della terapia portarono, con il passare del tempo, ad estendere l’uso dell’arte-terapia al campo della riabilitazione di soggetti con danni neurologici e con handicap fisici, ma senza vere e proprie patologie psichiche, ambito di applicazione più frequente oggi.
Esprimersi in attività creative aiuta queste persone a ridurre la negazione della disabilità, sviluppare maggiore autonomia personale e sviluppare relazioni sociali. Infatti “Insegnando alle persone a vedere ciò che le circonda, a esprimere le loro emozioni, e affermando continuamente che loro, e soltanto loro, possonotracciare quei particolari segni sulla carta o sulla tela, queste persone hanno maggiori opportunità di conoscere se stesse e il loro diritto di essere rispettate e di volersi bene” (Warren, 1993)
Ma l’uso dell’Arte-terapia nell’area della riabilitazione non riguarda solo i disabili. Le Arti-terapie, infatti, si possono applicare a qualsiasi soggetto che ha bisogno, ad esempio, di scaricare lo stress e le tensioni, o di alleviare quel senso di torpore che spesso fa dimenticare di avere un corpo.
Per quanto riguarda invece l’area dell’educazione, si fa riferimento invece al trend, più nuovo, di utilizzare l’arte-terapia anche con persone normodotate, o comunque non portatrici di disagi specifici, come forma di educazione, appunto, alla sensibilità, alla creatività, all’autoconsapevolezza e alla accettazione di sé.
Non dimentichiamoci che negli ultimi anni si stanno evidenziando i benefici apportati dall’utilizzo delle arti-terapie anche in ambito scolastico, che vanno a supportare non solo gli insegnanti nella gestione del Gruppo classe ma anche gli alunni non solo con disabilità ma anche con Bisogni Speciali o Disturbi dell’Apprendimento.
Le Arti terapie sono dunque un intervento di aiuto e di sostegno a mediazione non-verbale e si fonda sul presupposto che il processo creativo messo in atto nel fare-arte produce benessere, salute e migliora la qualità della vita. Attraverso l’espressione artistica è possibile ricercare se stessi, per poter ritrovare una profonda serenità interiore, sempre più difficile da raggiungere nella nostra attuale e frenetica società. Con l’arteterapia si ha la possibilità di attivare risorse che tutti possediamo; ciascuno è in grado di elaborare il proprio vissuto, dandogli una forma, e di trasmetterlo creativamente agli altri. Si tratta di un processo educativo, laddove “educare”sta per “educere”, ossia “portare fuori”, far emergere la consapevolezza ed una maggior conoscenza di sé mediante la pratica espressiva, l’osservazione ed il confronto (dagli Atti del Convegno Nazionale sulle Arti Terapie nella scuola – Carpi, 7 e 8 Settembre 2001 – Usa l’Arte per non essere in disparte. Arte Terapia e buona relazione educativa).